Paul Newman

Attore, Regista

Biografia di Paul Newman

Nasce il 26 Gennaio del 1925 a Cleveland, da padre ebreo tedesco e madre cattolica di origine slovacca. Nel 1943 si arruola in Marina e presta servizio nel Pacifico Meridionale. Nel 1949, dopo la morte di suo padre, decide di occuparsi per qualche tempo dell’attività di famiglia (i genitori gestivano un ben avviato negozio di articoli sportivi). Terminati gli studi al Kenyon College, che aveva dovuto sospendere anni prima, Newman lascia l’attività al fratello e si dedica allo studio della recitazione frequentando la Yale School of Drama. Dopo il primo anno di corsi si reca a New York, dove perfeziona la sua tecnica frequentando il rinomato New York Actor’s Studio ed esibendosi nei teatri della città. Il suo esordio a Broadway avviene nel 1953 in “Picnic”. La Warner Bros nota il fascino carismatico del giovane attore e gli offre un contratto a Hollywood, dove esordirà nel colossal epico-religioso “Il calice d’argento” del 1954. Le critiche per questa sua prima interpretazione sul grande schermo furono disastrose, tanto che Newman comprò addirittura una pagina intera su un quotidiano chiedendo scusa per la sua prestazione nel film. Andrà molto meglio nel 1956, quando la sua interpretazione in “Lassù qualcuno mi ama”, dove impersona il pugile italo-americano Rocky Graziano, è accolta ottimamente sia dalla critica sia dal pubblico. Nel 1958, sul set di “La lunga estate calda”, si lega all’attrice co-protagonista Joan Woodward. Con lei avrà tre figli e rimarrà sposato fino alla morte. Lo stesso anno Newman riceve la sua prima nomination all’Oscar per il film “La gatta sul tetto che scotta”. Gli anni ’60 rappresentano la sua definitiva scalata al successo, in un decennio che lo vedrà spesso in cima alla classifica degli incassi. Tre le ulteriori nomination all’Accademy, rispettivamente per “Lo spaccone” (1961), “Hud il selvaggio” (1963) e “Nick mano fredda” 1967). Da segnalare, inoltre, la sua interpretazione nel thriller diretto da Alfred Hitchcock “Il sipario strappato” (1966) ed il suo apprezzato esordio alla regia nel 1968 con “La prima volta di Jennifer” (film nominato gli Oscar, escludendo tuttavia la regia di Newman). Nel 1969 formerà poi una coppia prestigiosa con Robert Redford nel film “Butch Cassidy”, che ottiene risultati eccellenti al botteghino. Negli anni ’70 lo vediamo in una grande varietà di pellicole, dal poco famoso “L’uomo dai 7 capestri” (1972) ai ben più noti “La stangata” (1973, di nuovo in coppia con Redford) e “L’inferno di cristallo” (1974), senza dimenticare il cult sportivo “Colpo secco” (1977). Peraltro nel 1975 recita di nuovo a fianco della consorte in “Detective Harper, acqua alla gola”. Nel 1978 la tragica scomparsa per overdose del figlio Scott segna profondamente la sua vita, e proprio questo dolore lo porterà a tornare alla regia nel 1984 con il drammatico “Harry & son”. Nei primi anni ‘80 riceve nuove nomination all’Oscar per “Diritto di cronaca” (1981) e  “Il verdetto” (1982), ma solo nel 1987 otterrà finalmente l’ambita statuetta grazie alla sua interpretazione ne “Il colore dei soldi” (non presenzierà però alla cerimonia e il premio sarà ritirato dall’amico Robert Wise). D’altronde nel 1985 Newman era stato già insignito dell’Oscar alla carriera. Fra i suoi lavori negli anni ’90 troviamo “Mr & Mrs Bridge” (1990) e il ruolo del cinico industriale in “Mr Hula Hoop” dei fratelli Coen. Nel 2002 offre la sua ultima, grande prova d’attore in “Era mio padre” di Sam Mendes, gangster movie tratto dalla graphic novel di Max Allan Collins. Ciò gli frutterà una ulteriore nomination come migliore attore non protagonista. Muore il 26 Settembre del 2008, per un cancro ai polmoni.